Nel gergo del Palio di Siena, viene definita "nonna" la contrada che non vince da più tempo.
A tale espressione si associa il termine "cuffia", derivato dall'omonimo copricapo un tempo indossato dalle anziane signore e che, in via metaforica, viene portato dalla contrada nonna finché non torna al successo; quando poi ciò accade, la cuffia viene simbolicamente ceduta alla contrada che suo malgrado si ritrova ad essere il nuovo rione con il più lungo digiuno. Dal termine "cuffia" sono nate le espressioni "scuffiarsi" (relativo alla contrada nonna che torna alla vittoria) e "scuffiare" (detto del fantino e del cavallo che riportano la contrada nonna al successo).
Diventare la nonna è una condizione assolutamente aborrita da qualsiasi contrada; viceversa, per i rioni con una contrada avversaria, che quest'ultima lo diventi è motivo di forte soddisfazione.
Solo due delle diciassette contrade senesi non hanno mai ricevuto almeno una volta la cuffia nella propria storia: l'Oca e la Tartuca.
L'attuale contrada nonna è l'Aquila, che ha ricevuto la cuffia dalla Lupa in occasione della vittoria di quest'ultima al Palio del 2 luglio 2016.
Storia
L'epiteto di "contrada nonna" viene usato fin dai primi del Novecento, tuttavia senza che sia chiaro in quale contesto nacque.
Maggiori certezze, invece, sussistono attorno al termine "cuffia", originatosi nei giorni successivi al Palio del 2 luglio 1934. La vittoria della Civetta rese la Torre, per la prima volta nella propria storia, il rione senese da maggior tempo senza successi e i contradaioli della rivale Oca fecero stampare, in chiave di scherno, un'ironica cartolina raffigurante un elefante (l'animale presente nello stemma della Torre) con in testa una cuffia, seduto in poltrona intento nella filatura, una delle tradizionali attività delle anziane donne di casa del tempo, con una rocca di filato fra le zampe.
Dopo la carriera del 16 agosto seguente, conquistata proprio dall'Oca, un verso del sonetto della vittoria richiamava la suddetta immagine: "Cara Torre per ora non si scappa: ripiglia la tu' cuffia e la tu' rocca".
La metafora della cuffia fu poi utilizzata in tono autoironico dal popolo della Selva in occasione del Palio del 2 luglio 1947. A secco di vittorie dal 1919 e, proprio in quel momento, "nonna" delle contrade dopo il successo torraiolo del 16 agosto 1939, la Selva aveva ricevuto in sorte alla Tratta la cavalla Farfalla, ritenuta una "brenna". In occasione della cena della prova generale, le donne della contrada distribuirono e fecero indossare ai commensali, inclusi i dirigenti, decine di cuffie colorate, consapevoli che il digiuno non si sarebbe interrotto neppure in quell'occasione.
L'uso del termine "cuffia" si consolidò poi in via definitiva a partire dagli anni 1950.
Statistiche
In chiave statistica, il Nicchio è considerato la prima contrada ad aver indossato la cuffia, essendo il rione che da più tempo mancava al successo quando l'Aquila, ultima delle attuali contrade a prendere parte al Palio, ottenne la sua prima vittoria il 2 luglio 1719.
Il singolo periodo più lungo da nonna è stato registrato dal Leocorno: 32 anni e 2 giorni, dal 16 agosto 1744 al 18 agosto 1776, per un totale di 55 Palii. Quello più breve è, invece, della Selva: divenuta nonna il 3 luglio 1794, riuscì a vincere il successivo Palio del 17 agosto dello stesso anno, portando la cuffia per appena 45 giorni.
La contrada che ha portato la cuffia per il maggior periodo complessivo è lo stesso Leocorno: 47 anni e 48 giorni totali. All'inverso, il Valdimontone è il rione che l'ha indossata per meno tempo: un anno esatto, nell'unico periodo in cui è stato la contrada nonna, dal 16 agosto 1874 al 16 agosto 1875.
L'Aquila, attuale contrada nonna del Palio, è il rione che ha indossato la cuffia per più volte: quattro, incluso il periodo attuale.
Tre contrade sono riuscite a vincere in occasione del primo Palio disputato dopo aver ricevuto la cuffia: la Selva (nella citata vittoria del 17 agosto 1794), il Valdimontone (nell'altresì menzionato successo del 16 agosto 1785) e la Pantera (il 2 luglio 1963).
Due contrade sono riuscite a scuffiarsi vincendo con il cavallo scosso: l'Aquila, il 2 luglio 1852, e la Selva, il 16 agosto 1953.
La Lupa, nel 2016, è divenuta la prima contrada a compiere l'impresa di togliersi la cuffia e fare cappotto nello stesso anno.
All'opposto, la stessa Lupa e la Giraffa sono le uniche due contrade che, dopo aver fatto cappotto, non hanno più conseguito vittorie per un periodo sufficiente a far loro ricevere la cuffia: la Lupa, dopo il cappotto del 1785, ricevette la cuffia già il 2 luglio 1796, tornando alla vittoria solo il 16 agosto 1809; ancor più lungo fu il digiuno della Giraffa, che dopo il cappotto del 1807 sarebbe tornata alla vittoria solo il 2 luglio 1852, mantenendo fino a tale data la cuffia ricevuta dodici anni prima, il 2 luglio 1840.
Alfonso Menichetti detto Nappa è il fantino che è riuscito più volte a scuffiare una contrada, realizzando l'impresa tre volte: nel 1904 per la Pantera, nel 1906 per l'Aquila e nel 1911 per la Chiocciola.
Tutte le cuffie
Di seguito sono riportate tutte le cuffie nella storia del Palio a partire dalla data della prima vittoria dell'Aquila, con indicazione anche del fantino e del cavallo con cui la contrada nonna è tornata alla vittoria.
Statistiche
Note
Bibliografia
- Luca Luchini, Palio XX secolo-Una città fra realtà e leggenda, Siena, Tipografia Senese, 1985. ISBN non esistente
Voci correlate
- Cappotto
Collegamenti esterni
- Le cuffie, su Il Palio.org.
- Le cuffie, su Archivio del Palio di Siena.




